Il 25 novembre è passato
IL 25 NOVEMBRE È PASSATO …
… ma il NO alla violenza sulle donne deve continuare ogni giorno, ogni istante , sempre…
Era il 25 novembre 1999 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
La giornata fu ispirata alla terribile storia delle sorelle Mirabal (Aida Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa Mirabal). Le tre sorelle sono nate nella Repubblica Dominicana, da una famiglia benestante, durante la dittatura di Rafael Trujillo.
Le tre sorelle combatterono contro i soprusi del periodo dittatoriale, ebbero anche un nome di battaglia: La Mariposas (Le Farfalle).
La loro lotta nei confronti del dittatore fu così incisiva che persino lo stesso dittatore Rafael Trujillo le temeva.
Il 25 novembre 1960 Minerva e Maria Teresa decisero di far visita ai loro mariti, detenuti come prigionieri politici, anche l’altra sorella Patria le accompagnò, se pur suo marito fosse rinchiuso in un altro carcere. Le tre sorelle affrontarono con coraggio il viaggio, pur conoscendo il pericolo a cui andavano incontro.
Ed infatti furono catturate in un imboscata da agenti dei servizi segreti militari, torturate e uccise e loro auto gettata in un burrone, per simulare un incidente.
L’assassinio delle tre sorelle risvegliò il popolo, che sopportava da ormai trent’anni la crudele dittatura. Trujillo fu ucciso e detronizzato..
Fu così che una quarta sorella, Belgica Adele, non impegnata attivamente, si prese cura non solo dei sei nipoti rimasti orfani, ma si preoccupò anche che la rivoluzione e poi la tragica fine delle sorelle non venisse dimenticata. Nel marzo 1999 pubblicò un libro: Vivas in su jardin.
Questa è solo una delle tante storie in cui le donne combattono in prima linea e poi ce sono tante e tante di tragedie consumate e nascoste.
L’impegno delle donne continua ogni giorno, senza resa, le donne nella loro fragilità nascondono la determinazione e la volontà di tirarsi fuori dagli angoli dove sono state relegate per gridare il forte NO alla violenza.
Marta Loiudice