Gravina in Puglia: “Testimonianze di una rinascita”
Chi ha detto che una volta di spalle al muro bisogna dar adito alla rassegnazione?
Hanno tentato di dare una risposta le donne promotrici di “Pensiero Positivo”, gruppo psico-educativo di Gravina in Puglia.
Grazie all’ausilio della Fondazione “E. Pomarici Santomasi”, “Ricominciare da sé”, incontro di dialogo pedagogico-culturale tenutosi nelle prime ore del pomeriggio del 27 Giugno, presso la Sala Convegni del Museo Civico.
L’incontro, testimonia e concretizza appieno l’immagine e la storia di chi ha deciso di spezzare le catene della paura e della distorsione percettiva dovuta al dolore, di sceglie di cambiare, raccontandosi agli accorsi.
Molte le personalità intervenute durante l’evento tra cui: Chiara Scardicchio ricercatrice pedagogica e docente presso l’ Università degli Studi di Foggia che, condividendo la sua esperienza, ha reso tangibile quanto sia effimero il materialismo e quanto, invece, sia importante il rimanere connessi alla quotidianità per superare con gratitudine e forza la sfida chiamata “Vita”.
Il parroco di Roccanova Don Domenico Martino, reduce da una giovinezza fuori dagli schemi e priva di contegni e regole, racconta come questa, lo abbiano condotto verso la sua vera vocazione.
Ed è appunto “Vocazione” la parola chiave dell’ evento, come dichiarato dalla dottoressa Rosanna Anelina architetto e ideatrice della locandina di “Ricominciare da sé”.
La talentuosa donna è riuscita a far carpire alla platea quanto sia fondamentale, per riuscire a spezzare le catene dell’insoddisfazione, seguire le proprie ambizioni e armarsi di passione.
A seguire, performance musicali dei ragazzi del Liceo “G. Tarantino”, letture a cura di Carmela Cirillo e un piccolo rinfresco; che hanno avvicinato l’uditorio a coloro che hanno reso possibile la giornata.
Ottimo cibo per l’anima, “Ricominciare da sé”, insegna e procede verso il cammino della salvezza personale; e per citare ancora la dott.ssa Scardicchio: -Ed io questo l’ho imparato da una bambina che non sa né leggere né scrivere!-.
Scritto da Salvatore Divincenzo